neonazisti tedeshi: c'è lo zampino dei servizi segreti

Spuntano i servizi segreti e con un ruolo di primo piano in uno dei più importanti processi della storia recente tedesca. La principale imputata è Beate Zschäpe, 38 anni. L’unico membro superstite di una cellula neonazista che si faceva chiamare “Nationalsozialistischer Untergrund” (NSU), operante dal ’97 al 2011.
Secondo quanto emerso dalle rivelazioni di alcune testate giornalistiche Beate Zschäpe insieme a Uwe Mundlos ai tempi degli omicidi commessi erano al servizio Ralf Marscher, un uomo dei servizi segreti.
La cellula neonazista sarebbe stata responsabile di molti reati, tra cui le bombe a Colonia del 2004 e l’omicidio di dieci persone in diverse città della Germania: i cosiddetti “omicidi doner” otto persone di origine turca e un cittadino greco.