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Grecia: scontri a Idomeni

Grecia: scontri a Idomeni
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Scontri fra profughi e polizia greca a Idomeni. I tafferugli sono scoppiati quando un gruppo di aspiranti all’asilo in Europa ha cercato di forzare

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Scontri fra profughi e polizia greca a Idomeni. I tafferugli sono scoppiati quando un gruppo di aspiranti all’asilo in Europa ha cercato di forzare la barriera di filo spinato. Gli agenti in tenuta anti-sommossa sono intervenuti con scudi e manganelli.

La via dei Balcani è sigillata da quando Bruxelles e Ankara si sono accordate per respingere i profughi verso la Turchia, ma in territorio greco 12 mila stranieri sperano ancora di passare in Macedonia.

‘‘La situazione qui è molto difficile – racconta il ventenne Ibrahim – ed è impossibile continuare a vivere così. Se sarà necessario, tornerò in Siria e morirò là. È meglio che morire qui.’‘

Nel campo operano volontari e cooperanti di alcune ONG, come la norvegese “A drop in the sea / Una goccia nel mare”.
Una coordinatrice, Katrine Sanaker, sottolinea le necessità delle persone accampate nelle tende: “Certamente hanno bisogno di cibo ogni giorno e di vestiti. Abbiamo consegnato anche bacinelle in cui possano lavare gli indumenti e i piatti e anche lavarsi, perché non c‘è la possibilità di fare la doccia qui.”

Dal 20 marzo i profughi bloccati a Idomeni occupano i binari della ferrovia vicina al confine per protestare contro la chiusura della frontiera macedone e chiedere di essere autorizzati ad attraversarla.

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