Arrestato il super ricercato Salah Abdeslam: si nascondeva a Bruxelles, a "casa sua"

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Di Sabrina Pisu
Arrestato il super ricercato Salah Abdeslam: si nascondeva a Bruxelles, a "casa sua"

Si nascondeva non in Siria ma a duecento metri dalla casa dov‘è nato è cresciuto e dove abita ancora la sua famiglia a Molenbeek, un sobborgo di Bruxelles. La latitanza di 127 giorni di Salah Abdeslam è finita al civico 79 di rue du Quatre Vents dove le teste di cuoio belghe hanno arrestato il ricercato numero uno e mente dei sanguinosi attentati del 13 novembre a Parigi, l’unico sopravvissuto del commando che ha ucciso 130 persone e fatto centinaia di feriti, il solo quella sera a non essersi fatto saltare in aria.

Le forze speciali gli hanno sparato a una gamba per neutralizzarlo. Leggermente ferito è stato condotto all’ospedale Saint-Pierre, nella zona centrale di Bruxelles, che è sotto stretta sorveglianza della polizia.

L’operazione anti-terrorismo è stata lanciata alle 16:30 e si è conclusa oltre quattro ore dopo. Cinque gli arresti, compresi i membri della famiglia che ospitava Salah Abdeslam. In manette è finito anche il complice con cui il terrorista si era asserragliato nell’appartamento di Rue des Quatre vents.

La Procura federale belga ha dichiarato di lavorare giorno e notte per fare luce sui misteri custoditi da Salah Abdeslam, a partire dalla sua lunga latitanza. Per ora il 26enne belga di origini marocchine ha risposto con il silenzio alle domande degli inquirenti affidando la sua difesa a Sven Mary, noto avvocato penalista di Bruxelles.

Il suo arresto fa tirare un sospiro di sollievo a Molenbeek, alla fine di un’altra giornata di terrore.