Pedro Sanchez si è presentato in Parlamento per chiedere il governo del cambiamento: o restiamo fermi – ha detto – e consentiamo a Mariano Rajoy di
Pedro Sanchez si è presentato in Parlamento per chiedere il governo del cambiamento: o restiamo fermi – ha detto – e consentiamo a Mariano Rajoy di restare al governo per gli affari correnti, o andiamo avanti per compiere quel cambiamento che ci hanno chiesto gli elettori.
Sanchez ha attaccato direttamente e a più riprese Rajoy anche nel tentativo di convincere le altre opposizioni, cosa che non è riuscito a fare finora.
“Vi chiedo la fiducia per realizzare un governo del cambiamento, mi metto a disposizione per presiedere il governo del bene comune fondato su due principi, il bene generale e il sentire comune, perché la Spagna ha bisogno con urgenza di un governo, ha bisogno di un cambiamento e ha bisogno di un accordo politico che produca questo cambiamento”.
Pedro Sanchez aveva inizialmente avviato una trattativa con Podemos, il movimento anti-casta che ha sempre avuto in antipatia i partiti tradizionali, e che comunque non sarebbe bastato a garantire una maggioranza parlamentare.
“I socialisti ci mandano dei documenti che sono semplicemente dei copia e incolla del loro accordo con Ciudadanos, e che nello stesso tempo nascondono le misure più vergognose”, diceva nelle ultime ore un tweet di Podemos a confermare una rottura delle trattative già annunciata dopo l’accordo siglato tra socialisti e Ciudadanos, l’altro movimento anti-casta ma più a destra.
Un accordo, anche questo, insuffficiente a garantire la maggioranza. I socialisti hanno 90m seggi, Ciudadanos 40. Oltre a Podemos, che vanta 69 seggi, anche i Popolari, primo partito con 123 seggi, hanno già detto che voteranno contro.