Siria. Le parti in causa s'accusano di violare la tregua che tuttavia regge nel complesso

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Nonostante le reciproche accuse sulla violazione della tregua, il cessate il fuoco resta sostanzialmente in vigore in Siria a due giorni dal suo

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Nonostante le reciproche accuse sulla violazione della tregua, il cessate il fuoco resta sostanzialmente in vigore in Siria a due giorni dal suo avvio.

La Russia ha accusato i ribelli di aver infranto il cessate il fuoco in 9 differenti occasioni. Dal canto suo l’Alto Comitato per i Negoziati, che raggruppa i principali movimenti ribelli, ha denunciato una ventina di violazioni da parte del regime di Damasco, dell’aviazione russa e delle milizie alleate iraniane.

Homs, Hama, Aleppo, alcuni quartieri di Damasco: secondo la lettera indirizzata all’Onu dai gruppi ribelli sono state almeno 29 le vittime dei bombardamenti messi a segno durante la tregua.

E tuttavia complessivamente il cessate il fuoco promosso attraverso l’accordo tra Washington e Mosca ha permesso condizioni di vita meno difficili a migliaia di persone nel Paese, facilitando la distribuzione degli aiuti umanitari.

La tregua, già di per sè estremamente fragile, riguarda comunque soltanto le aree del Paese in cui ad affrontarsi sono il regime e i suoi alleati da un lato e i gruppi ribelli dall’altro. Restano escluse tutte le zone controllate dal gruppo Stato Islamico e dal fronte Al-Nusra.

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