Un accordo, o piuttosto un appello: il partito socialista spagnolo e Ciudadanos, uno dei due grandi movimenti anti-sistema, hanno firmato un accordo
Un accordo, o piuttosto un appello: il partito socialista spagnolo e Ciudadanos, uno dei due grandi movimenti anti-sistema, hanno firmato un accordo di governo, senza però avere i numeri per formarlo. E se i due partner speravano nell’appoggio di Podemos, la doccia fredda è immediata. Il movimento ha annunciato la rottura delle trattative.
Il leader socialista, Pedro Sanchez, in mattinata vantava un accordo inclusivo:
“Questo è un accordo che porta qualcosa in più, perché l’unica vittoria politica è la presenza stessa dell’accordo. Un accordo che non esclude nessuno e che tende la mano a sinistra e a destra perché si possa insieme avviare una nuova fase per il nostro Paese. E, soprattutto, perché la Spagna possa avere un governo la prossima settimana”.
Speranze che al momento sembrerebbero deluse, perché Podemos ha annunciato subito dopo la sospensione delle trattative: il movimento si è sempre detto incompatibile con Ciudadanos, non c‘è posto per entrambi al governo, nè in maggioranza. Il partito popolare, dal canto suo, si è detto indisponibile e ha bollato come “poco serio” l’accordo socialisti-Ciudadanos, che prevede tra l’altro anche un’impossibile riforma della Costituzione.
Conoce el acuerdo para un Gobierno reformista y de progreso https://t.co/D4EZrcFvXf#SumandoParaElCambiopic.twitter.com/92aoGwpRek
— PSOE (@PSOE) febrero 24, 2016