Il crollo dei prezzi del petrolio sta mettendo in seria difficoltà i conti e Mosca è costretta a correre ai ripari con una vera e propria “spending
Il crollo dei prezzi del petrolio sta mettendo in seria difficoltà i conti e Mosca è costretta a correre ai ripari con una vera e propria “spending review”. A confermarlo sono fonti del Cremlino: il governo russo ha richiesto a tutte le branche dell’apparato statale di tagliare le proprie spese del 10%.
Il piano, che esclude pensioni e stipendi pubblici, era stato approvato a dicembre dal premier Medvedev: i vari dipartimenti avranno tempo sino al 15 di gennaio per presentare le proprie proposte. Altrimenti la decisione passerà direttamente nelle mani del ministero delle Finanze.