Al via la Presidenza semestrale dell'Ue tra crisi politiche interne ed europee

Al via la Presidenza semestrale dell'Ue tra crisi politiche interne ed europee
Di Arianna Sgammotta Agenzie:  Olaf Bruns
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In un crescendo di tensioni tra gli Stati membri per la perdurante emergenza rifugiati si avvia ad Amsterdam il semestre di presidenza olandese

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In un crescendo di tensioni tra gli Stati membri per la perdurante emergenza rifugiati si avvia ad Amsterdam il semestre di presidenza olandese dell’Unione europea. In agenda obiettivi ambiziosi, come lo stimolo alla crescita e all’occupazione, che però non tengono conto dello stato attuale delle divergenze tra gli Stati membri, dove le forze euroscettiche acquistano ogni giorno maggiore sostegno.

Per il Vicepresidente dell’esecutivo europeo Frans Timmermans la chiave di tutto sta nella soluzione alla crisi dei rifugiati, per la quale però necessita la piena solidarietà europea. “Credo stia aumentando la volontà politica nel risolvere la questione, purtroppo però a un ritmo troppo lento” dichiara Timmermas “C‘è bisogno di un maggiore senso di urgenza e spero che anche che quegli stati membri che in queste ore pensano di lasciare il carico sulle spalle degli altri realizzino che questo non è possibile, e che l’emergenza rifugiati è un fenomeno che riguarda tutti e che potrà essere risolto soltanto se ognuno si assumerà una parte del fardello che oggi pesa soltanto su alcuni Paesi. Non siamo ancora a questo punto”.

Ad agitare le acque dei prossimi mesi di presidenza olandese anche l’apertura dei negoziati tra Bruxelles e Londra sulla ridiscussione dei legami tra Regno Unito e Unione europea. Cameron punta a ottenere maggiore flessibilità e ridurre il proprio impegno, minacciando in caso di fallimento l’uscita del Paese dall’Unione. Ai Paesi Bassi il compito di mediare i negoziati. Per il giornalista Max van Weezel Vrij Nederland magazine:“Il Premier Rutte potrebbe fungere da ponte tra Angela Merkel e David Cameron, potrebbe avanzare delle proposte e agevolare il dibattito per evitare la Brexit”.

A complicare il lavoro dell’esecutivo Rutte non sono soltanto le tensioni tra gli Stati membri, ma anche quelle interna alla coalizione di governo. Secondo alcuni osservatori politici, infatti, non è esclusa l’ipotesi di elezioni anticipate al termine del semestre di presidenza dell’Ue.

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