Nelle vicinanze di Nablus in Cisgiordania due palestinesi hanno accoltellato un soldato israeliano. Le forze di Tsahal hanno risposto uccidendo i
Nelle vicinanze di Nablus in Cisgiordania due palestinesi hanno accoltellato un soldato israeliano. Le forze di Tsahal hanno risposto uccidendo i due. È rimasto ferito anche un soldato colpito, da una pallottola vagante. Sono oltre tre mesi che si susseguono questi attacchi all’arma bianca definiti ormai come “intifada dei coltelli”.
A Gerusalemme un palestinese ha aggredito un soldato a una fermata dell’autobus. Il palestinese è stato arrestato.
E sono stati rimpatriati i corpi di 4 palestinesi uccisi a inizio dicembre. Sembra che almeno venti salme di morti palestinesi, originari di Gerusalemme, e una ventina della Cisgiordania, siano ancora trattenuti in Israele. Il timore è che i loro funerali possano trasformarsi in celebrazioni e ispirino altri attacchi. Una misura questa, adottata anche in passato da Tel Aviv per scambiare i resti dei morti palestinesi con quelli dei propri soldati caduti in operazioni nei territori.