Afghanistan: la battaglia per l'oppio "venduta" come guerra di religione

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Di Alberto De Filippis
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Mentre a Kabul afghani e pakistani cercano almeno di discutere di pace, a Helmand, nel sud del paese, i talebani continuano a conquistare terreno

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Mentre a Kabul afghani e pakistani cercano almeno di discutere di pace, a Helmand, nel sud del paese, i talebani continuano a conquistare terreno nella provincia fino a un anno fa sotto il controllo delle truppe angloamericane.

La battaglia fra lealisti e studenti di Allah, questo vuol dire la parola talebano, è durissima da settimane, in un territorio dove viene coltivata la maggior parte di oppio, poi usato per la produzione di eroina. Controllare questa regione vuol dire controllare la produzione e il fiume di denaro annesso.

Un abitante fuggito dal conflitto spiega come non sia più possibile restare lì in quel posto.

Pakistan e Afghanistan hanno deciso di collaborare soprattutto dopo la strage talebana in una scuola di Peshawar, un anno fa. 136 i bimbi trucidati dagli integralisti. È stato allora che il Pakistan ha deciso che la misura era colma. Malgrado i mezzi dispiegati però, gli eserciti regolari non sono stati in grado di avere la meglio sui talebani dato che questi sono anche disposti a utlizzare attentati suicidi. Qualcosa che i regolari non possono ovviamente fare.

A peggiorare la situazione la lotta interna ai talebani con una leadership adesso frammentata e frazioni che cercano di superarsi fra di loro in estremismo.

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