In oltre un migliaio sfilano per denunciare una "violazione di indipendenza e sovranità territoriale"
Una bandiera turca in fiamme per dire no alla presenza militare di Ankara nel nord dell’Iraq. Oltre un migliaio di persone sono scese in piazza a Baghdad, rispondendo all’appello di diversi gruppi sciiti, per denunciare quella che considerano una “violazione dell’indipendenza e della sovranità territoriale” del Paese.
Thousands of Iraqis in #Baghdad, #Basra protest Turkish deployment in north https://t.co/3dq14sZgWk
— Zaid Benjamin (@zaidbenjamin) 13 Dicembre 2015
Specchio delle crescenti tensioni fra i due paesi, la manifestazione è l’ultima di una serie, dallo spiegamento di truppe turche nei pressi di Mosul, avvenuto la scorsa settimana. Ankara difende la propria iniziativa e la spiega con la volontà di proteggere i propri uomini, presenti sul posto per addestrare le forze locali nella lotta all’ISIL.
Diviso tra l’esigenza di difendere la sovranità nazionale e quella di cercare sostegni all’estero, il primo ministro iracheno Haydar al-‘Abadi ha secondo molti reagito in maniera troppo poco decisa. L’Iraq ha affidato venerdì le sue lamentele a una lettera indirizzata al Consiglio di sicurezza dell’ONU.