Iraq: ultimatum a Turchia scade oggi, Ankara non intende ritirare i soldati

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L’ultimatum di Baghdad ad Ankara sta per scadere, ma la Turchia non ha intenzione di ritirare i propri soldati dal nord dell’Iraq. La questione

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L’ultimatum di Baghdad ad Ankara sta per scadere, ma la Turchia non ha intenzione di ritirare i propri soldati dal nord dell’Iraq. La questione dovrebbe essere discussa oggi a porte chiuse dal consiglio di sicurezza dell’Onu su richiesta russa.

Domenica il governo iracheno aveva dato 48 ore di tempo alla Turchia, aggiungendo che in caso di mancato ritiro avrebbe fatto ricorso alla comunità internazionale. Secondo Ankara, Baghdad cambierà idea. “La Turchia è lì per addestrare le forze irachene contro il terrorismo”, ha affermato il vice-premier turco Numan Kurtulmus. “Ma il governo iracheno è diventato molto sensibile a riguardo. Penso che cambierà posizione dopo aver ricevuto la lettera del nostro primo ministro e dopo che i ministri dei due Paesi avranno discusso della questione”.

L’arrivo di alcune centinaia di militari turchi a Bashiqa, vicino Mosul, città controllata dall’Isil, lo scorso fine settimana è stato definito una “violazione della sovranità” da Baghdad.

Secondo il premier turco Davutoglu si tratta di una “normale rotazione di truppe” che addestrano i combattenti locali nella lotta contro gli jihadisti. Finora – ha fatto sapere Ankara – ha preparato oltre duemila militanti, in gran parte curdi.

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