"Tagliare i fondi non basta. Del terrorismo vanno eliminate le cause"

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Di Margherita Sforza Agenzie:  Diego Giuliani
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Crisi siriana, rifugiati, ambiente: il punto sul G20 con un esperto di uno dei principali think tank turchi

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Parola all’esperto: il punto sul G20 con Ussal Sabhaz

Per parlare dei risultati dell’incontro fra i leader dei venti paesi più industrializzati al mondo, euronews ha incontrato Ussal Sabhaz, direttore del Centro studi sul G20 di Tepav, uno dei principali thin tank turchi.

Margherita Sforza, euronews
“I leader del G20 hanno condannato con forza gli attacchi terroristici a Parigi. Cosa possono però fare, concretamente, per potenziare la lotta internazionale al terrorismo?”.

Ussal Sahbaz, Direttore del Centro sul G20 del TEPAV
“Finora il G20 non si era mai concentrato sul terrorismo. Si tratta di una tematica nuova e molto pressante. Il G7 disponeva già di strumenti finanziari per combattere il terrorismo, per impedire transazioni a beneficio dei terroristi – per esempio -. Tutto ciò però non basta. Bisogna intervenire sulle cause profonde del terrorismo, soprattutto in materia di sviluppo, non limitarsi a interventi sul piano finanziario”.

“La soluzione della crisi in Siria? Più vicina, ma non ancora abbastanza”

euronews
“Quando si parla degli attacchi degli scorsi giorni, si parla ovviamente di Siria. Tutti gli incontri bilaterali a cui abbiamo assistito in questo summit, ritiene che ci abbiano avvicinato a una soluzione diplomatica in Siria?”.

Ussal Sahbaz
“Le posizioni sono ancora molto distanti. il G20 ha però fornito un’ottima occasione d’incontro e gli attacchi a Parigi sottolineano l’urgenza di una soluzione. Più vicina quindi forse, ma non imminente”.

“I migranti sono anche una risorsa. E tutta l’Europa potrebbe beneficiarne”

euronews
“Quando si parla di guerra in Siria, si parla anche della questione dei rifugiati. Una questione che la Turchia conosce bene, perché ne accoglie oltre 2 milioni. Qual è l’impatto della crisi siriana sull’economia turca?”.

Ussal Sahbaz
“Si tratta ovviamente di un fardello importante per la Turchia. Finora il costo stimato è pari a oltre 4,5 miliardi di euro. I rifugiati sono 2 milioni e 200.000, una cifra enorme. È una questione che riguarda anche l’Europa, che sta già facendo molto. I rifugiati rappresentano però anche un’opportunità per l’economia: le statistiche mostrano che in Turchia, lo scorso anno, un’azienda su 40 è stata creata da siriani. Generalmente operano nel commercio con la Siria, che ormai è tornato ai livelli precedenti alla guerra. I rifugiati fanno quindi bene all’economia turca. E se l’Europa adottasse una linea più morbida, credo che a beneficiarne sarebbe l’economia di tutta Europa”.

euronews
“Significa che si deve offrire l’opportunità di lavorare ai rifugiati siriani?”.

Ussal Sahbaz
“Quanto dovrebbero fare i leader del G20 è accordarsi su un quadro giuridico che permetta a queste persone, una volta che si sono stabilite, di lavorare in tutta legalità. Visto che almeno per un po’ resteranno, tanto vale metterne a frutto il lavoro, no?”.

“Il G20 ha scoperto l’ambiente perché la posta economica è alta”

euronews
“L’ambiente è un nuovo tema per il G20: soprattutto la lotta al surriscaldamento climatico. Perché interessa il G20? E perché proprio adesso?”.

Ussal Sahbaz
“Perché l’ambiente sta diventando un tema di importanza economica. In termini di rischio finanziario, per esempio, per compagnie d’assicurazioni, banche, società che operano in borsa. Abbiamo visto che per i leader del G20 è stato molto difficile trovare un accordo sul clima. Questo mostra che proprio rispetto a una delle questioni più cruciali che il nostro Pianeta si trova a dover affrontare, le posizioni sono ancora molto distanti. L’accordo sul terrorismo è stato molto più facile da raggiungere di quello sul cambio climatico”.

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