La Slovenia è in piena emergenza per il flusso migratorio, e attende l’aiuto europeo: per determinare le modalità e le necessità dell’intervento di
La Slovenia è in piena emergenza per il flusso migratorio, e attende l’aiuto europeo: per determinare le modalità e le necessità dell’intervento di Bruxelles giugnge nel Paese il Commissario all’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos.
Lubiana lamenta la scarsa collaborazione da parte delle autorità croate, che hanno portato alla frontiera un numero record di migranti nelle ultime 24 ore: in totale ne sono arrivati 12.600, la metà dei quali dalla Croazia. La polizia slovena lamenta di non essere stata avvertita dai colleghi di Zagabria.
Nel frattempo, altre centinaia di persone arrivano dalla Serbia: scoppia anche il campo profughi di Berkasovo. Per la gran parte, il viaggio riprenderà poi verso l’Europa settentrionale, anche se non necessariamente la Germania:
“Voglio vivere in pace. In qualunque posto, non ne cerco uno specifico, qualunque posto per vivere in pace e poter portare con me la mia famiglia”, dice un siriano.
Le famiglie che si sono messe in viaggio, in fuga dalla guerra, vivono una situazione al limite della sopportabilità
“La scorsa notte – dice un addetto delle Nazioni Unite – abbiamo visto arrivare molte famiglie con bambini piccoli. Diciamo che più o meno il 60% delle persone in questo campo sono famiglie, e nel 45% dei casi hanno bambini di meno di cinque anni”.
Secondo gli ultimi dati, la Slovenia ospita oltre 10.000 persone al momento tra centri di raccolta e centri di permanenza temporanea. La notte scorsa 2.200 sono state accolte dall’Austria, un flusso molto più lento di quello che dalla Croazia e dalla Serbia satura le capacità ricettive slovene.