Non si placa l’ondata di violenza che ormai da oltre una settimana sta colpendo il Medio Oriente. Dopo il venerdì di sangue a Gaza e a Hebron ancora
Non si placa l’ondata di violenza che ormai da oltre una settimana sta colpendo il Medio Oriente. Dopo il venerdì di sangue a Gaza e a Hebron ancora scontri e morti. Sale a tre il bilancio dei palestinesi uccisi a Gerusalemme. Due sono militanti di Hamas che avevano sparato contro la polizia durante gli scontri nel campo profughi di Chuafat. Un altro palestinese, un ragazzino di 16 anni è stato colpito a morte dopo avere accoltellato tre israeliani nel quartiere ortodosso della città Santa.
Nelle stesse ore in centinaia hanno preso parte ai funerali del ragazzo palestinese di 19 anni, ucciso dopo aver accoltellato una famiglia di ebrei ultra ortodossi lo scorso fine settimana. Episodio che ha scatenato l’escalation di attacchi. Per il Premier israeliano Benyamin Netanyahu dietro a questa nuova ondata di terrorismo c‘è la complicità dell’Autorità Nazionale Palestinese. Accuse che non scuotono Hamas che ha invocato una nuova Intifada come unica strada per la liberazione da Israele.