La Nato raddoppia le forze contro l’escalation militare russa a est e a sud dei confini dell’Alleanza atlantica. I ministri della Difesa hanno dato
La Nato raddoppia le forze contro l’escalation militare russa a est e a sud dei confini dell’Alleanza atlantica. I ministri della Difesa hanno dato l’approvazione finale al rafforzamento delle forze di intervento rapido che raddoppiano, avendo ora disposizione 40.000 soldati e una brigata di pronto intervento dispiegabile in 48 ore.
“L’escalation militare della Russia in Siria desta serie preoccupazioni – ha detto a Bruxelles il segretario generale, Jens Stoltenberg – Chiedo alla Russia di svolgere un ruolo costruttivo nella lotta contro l’Isil, ma la condotta russa e il supporto al regime di Assad non sono d’aiuto”.
Stoltenberg non crede alla versione dell’incidente fornita da Mosca in merito alle recenti violazioni dello spazio aereo turco e parla di un aumento dell’incertezza anche ai confini sud della Nato. Ankara ha chiesto agli alleati della Nato di mantenere le loro batterie di missili antiaerei ‘Patriot’ collocate nei pressi del suo confine con la Siria e destinate a essere ritirate da Stati Uniti e Germania.
“Le recenti violazioni dello spazio aereo turco sono inaccettabili – ha aggiunto il segretario generale – La Nato è pronta a difendere e a proteggere tutti i suoi alleati contro qualsiasi minaccia e questo, naturalmente, è valido anche per la Turchia”.
La risposta all’atteggiamento aggressivo della Russia negli ultimi mesi si traduce nel più grande rafforzamento della difesa collettiva della Nato dalla fine della Guerra fredda.