Il Medioriente sprofonda di nuovo in una spirale di rappresaglie. L’aviazione israeliana ha colpito una base di Hamas nel nord della Striscia di Gaza
Il Medioriente sprofonda di nuovo in una spirale di rappresaglie. L’aviazione israeliana ha colpito una base di Hamas nel nord della Striscia di Gaza in risposta al lancio di razzi compiuto ieri sera verso lo Stato ebraico, il sedicesimo dall’inizio dell’anno.
Un 22enne palestinese è stato ucciso a un posto di blocco a Tulkarem, nel corso di scontri tra un centinaio di manifestanti e le forze di sicurezza.
Incidenti anche a Hebrón, con diversi feriti. E a Betlemme un dodicenne palestinese è stato ucciso in scontri con l’esercito vicino al campo profughi di Aida.
La situazione era già incandescente per l’assassinio di 4 israeliani a Nablus e a Gerusalemme tra giovedì e sabato e per gli arresti e gli scontri intorno alla Moschea di Al-Aqsa, che hanno provocato il ferimento di oltre cento palestinesi e la morte di un 19enne.
Le autorità israeliane hanno limitato l’accesso alla Città Vecchia di Gerusalemme.
Il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, ha lanciato un appello alle parti affinché condannino la violenza con ogni mezzo e cooperino.