La crisi ucraina torna in primo piano nell’agenda internazionale. Mentre l’intervento russo in Siria sta catalizzando l’attenzione generale e sta
La crisi ucraina torna in primo piano nell’agenda internazionale. Mentre l’intervento russo in Siria sta catalizzando l’attenzione generale e sta forse stabilendo nuovi equilibri, l’Eliseo ospita un vertice con i leader di Kiev, Mosca, Berlino e Parigi per la verifica degli accordi di Minsk.
In programma colloqui bilaterali e un summit a quattro.
“Vladimir Putin – sottolinea l’inviato di euronews Andrei Beketov – è arrivato all’Eliseo per primo, puntuale, per aggiornare François Hollande sulle operazioni in Siria. Promettendo di combattere contro l’Isil, il presidente russo potrebbe sperare di ottenere un accordo più favorevole sull’Ucraina e un alleggerimento delle sanzioni economiche imposte alla Russia per l’annessione della Crimea.”
L’Europa deciderà a dicembre se continuare con le sanzioni e in quale forma.
“In Ucraina, la Russia ha una posizione di forza, in un certo senso – osserva l’analista politico Philippe de Lara -. Quindi, non si vede come l’Ucraina potrebbe recuperare la Crimea, che sia con le armi o con il negoziato. E non si vede come i combattimenti nel Donbass potrebbero cessare, ma questa non è una vittoria.”
In base all’accordo “Minsk II” siglato a febbraio, l’Est dell’Ucraina dovrebbe tenere elezioni amministrative entro la fine dell’anno e restituire al governo di Kiev il controllo della frontiera con la Russia.