Non c‘è pace per i profughi che transitano dalla Serbia. Dopo la chiusura della frontiera ungherese, anche coloro che hanno tentato di aggirare
Non c‘è pace per i profughi che transitano dalla Serbia. Dopo la chiusura della frontiera ungherese, anche coloro che hanno tentato di aggirare l’ostacolo passando in Croazia si sono visti chiudere le porte in faccia. Zagabria ha sigillato i suoi valichi con la Serbia.
L’ultimo ad essere chiuso, stanotte, è stato quello di Bezdan, dove un centinaio di migranti non è riuscito a passare ed è stato condotto in autobus in un vicino centro d’accoglienza.
La Croazia indirizza i migranti verso la Slovenia e l’Ungheria, suscitando le proteste di Budapest.
Nella notte si è sbloccata la situazione dei 150 irregolari fermati su un treno alla frontiera croato-slovena. Lubiana, dopo aver inizialmente disposto il loro respingimento, ha infine deciso di trattenerli sul suo territorio, in un centro temporaneo.
Il traffico ferroviario tra i due paesi è stato sospeso almeno fino alla mattinata di venerdì.