"Distribuire i rifugiati non risolverà il problema"

"Distribuire i rifugiati non risolverà il problema"
Di Euronews
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Nei nostri studi di Bruxelles ci ha raggiunto Janis Emmanouilidis, analista politico al centro politico europeo, per discutere insieme gli sviluppi

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Nei nostri studi di Bruxelles ci ha raggiunto Janis Emmanouilidis, analista politico al centro politico europeo, per discutere insieme gli sviluppi della crisi dei rifugiati.

Vorrei iniziare con le immagini che abbiamo visto tutti, alla frontiera tra Ungheria e Serbia. Dov‘è l’Europa, ha perso il controllo della situazione?

Janis Emmanouilidis, analista politico

Innanzitutto, si tratta di scene orribili che non avremmo mai pensato di vedere in Europa e nei Paesi a noi vicini. Forse abbiamo bisogno di vedere queste immagini, per capire che le persone continueranno ad arrivare. Indipendentemente dai muri che possono essere costruiti: si tratta di gente disperata, che lascia il proprio Paese cercando un futuro migliore da dare ai propri figli. Questo significa che il flusso non si fermerà.

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Lunedì scorso i ministri degli Interni non sono riusciti a trovare un accordo sul piano recentemente presentato dalla Commissione europea. La prossima settimana ci sarà un’altra riunione e sembra più probabile che ci si spinga verso un’intesa a maggioranza qualificata. Cosa ne pensa?

Janis Emmanouilidis

Questa è una crisi che si aggiunge ad altre crisi: da una parte quella dell’euro, dall’altra le relazioni problematiche con la Russia, a causa dell’Ucraina. Lasciare che una crisi si aggiunga all’altra, e il fatto che siano in qualche modo collegate, non renderà più semplice la loro soluzione. In questo senso, dal punto di vista politico è una cattiva notizia per l’Unione europea.

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La Germania ha ricevuto molti rifugiati ed entro la fine dell’anno arriverà probabilmente a quota 1 milione. Allo stesso tempo, però, in questo momento ha chiuso le frontiere.

Janis Emmanouilidis

La Cancelliera Merkel ha preso la decisione di aprire le frontiere ed accogliere i profughi, ma allo stesso tempo è sottoposta a pressione interna, da parte del partito coalizzato alla CDU, che da Monaco si fa sentire sul governo federale. Allo stesso tempo, chiudere le frontiere, anche solo temporaneamente, è un modo per mettere sotto pressione gli Stati membri per spingere verso un compromesso a livello europeo. Quindi, ci sono diversi motivi per cui hanno preso questa decisione.

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D’accordo, ma il fatto di chiudere le frontiere ha anche creato tensioni tra i Paesi europei, ha comportato un’escalation della situazione.

Janis Emmanouilidis

È vero, ma purtroppo a livello europeo ci sono spesso escalation prima di risolvere determinate situazioni. Il punto è che su questo elemento specifico ci potrà essere un compromesso, magari anche al Summit della prossima settimana. Ma le cause profonde del fenomeno non verranno risolte; anche se distribuisci 160mila profughi, il problema resta. Ci sono ancora moltissime decisioni difficili che l’Europa dovrebbe prendere, in futuro. E non sono sicuro che l’Unione riuscirà ad affrontare questa sfida.

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