Labour: "in futuro il neo-leader lo canterà"
Ai quotidiani britannici che lo accusano di non cantare l’inno, Jeremy Corbyn preferisce il tema del caro affitti. Il neo-leader dei laburisti conferma la sua fama di anticonformista e usa il suo primo Question Time alla Camera dei Comuni per affrontare la questione dell’emergenza abitativa, così come suggerito dagli elettori socialisti.
“Molti ritengono che il Question Time con il Primo ministro sia troppo teatrale, che il Parlamento sia fuori dal mondo e troppo teatrale e vogliono che le cose siano fatte in modo diverso, ma soprattutto vogliono sentire la loro voce in parlamento. Così, ho inviato una e-mail a migliaia di persone e ho chiesto loro quali domande avrebbero voluto fare al primo ministro e ho ricevuto 40.000 risposte”.
Il primo confronto pubblico tra il nuovo leader dell’opposizione e il premier britannico è stato un duello a colpi di fioretto dove ha prevalso il ‘fair play’.
“Se saremo in grado di cambiare il Question Time e fare in modo che questo scambio di domande e risposte diventi più genuino, nessuno ne sarebbe più felice di me”.
Definito un pericolo, poi una minaccia alla sicurezza nazionale, Corbyn è sempre sulle prime pagine dei giornali.
Il Labour ha dovuto assicurare che il neo-leader in futuro canterà l’inno nazionale, dopo la bufera scatenata da Corbyn – noto per le sue simpatie repubblicane – per non averlo intonato alla commemorazione della Battaglia d’Inghilterra.