Turchia: leader partito filo-curdo, Stato vuole provocare guerra civile

Il leader del partito filo-curdo in Turchia accusa lo Stato di voler provocare una “guerra civile” ed esprime dubbi sulle elezioni del primo novembre. Selahattin Demirtaş da Diyarbakir, nel sud-est del Paese, ha anche espresso preoccupazione per la situazione umanitaria a Cizre, dove vige il coprifuoco a causa degli scontri tra esercito e PKK.
Selahattin Demirtaş, leader dell’HDP: “Mi chiedo come si possano tenere elezioni a Cizre. Se non si garantisce la stabilità con la pace come si possono svolgere le elezioni, come può la popolazione andare a votare? Parlo di qualcosa di tangibile”.
Gruppi di nazionalisti si sono scagliati contro le sedi dell’HDP, compreso il quartier generale ad Ankara, perché lo accusano di sostenere il PKK. Per Demirtaş dietro c‘è la mano dello Stato. “Accuse insensate” per il presidente Erdogan, il cui partito ha perso la maggioranza assoluta alle ultime elezioni quando l’HDP è entrato in parlamento.
Da fine luglio sono in corso scontri tra esercito e PKK- con un centinaio di morti fra i soldati – che hanno compromesso i colloqui di pace avviati tre anni fa.