C‘è rabbia in Cina tra i familiari dei vigili del fuoco scomparsi, fagocitati dalle fiamme che cercavano di domare nel sito di Tianjin. Presi dalla
C‘è rabbia in Cina tra i familiari dei vigili del fuoco scomparsi, fagocitati dalle fiamme che cercavano di domare nel sito di Tianjin. Presi dalla disperazione, i familiari hanno assaltato una conferenza stampa ufficiale nella speranza di avere informazioni. Ma si sono visti chiudere le porte in faccia.
“Sono passati già tre giorni e tre notti dal giorno dell’esplosione e non ho avuto nessuna notizia di mio figlio dalle autorità incaricate. Siamo molto arrabbiati e preoccupati, siamo venuti qui per sapere qualcosa dalla stampa”, dice una madre.
“I giornali dicono che alcuni pompieri sono stati sacrificati. Anche mio figlio è un vigile del fuoco, ma lavora a chiamata. Perche nessuno mi dice niente su di lui?”, spiega un papà.
Tra le 85 vittime di Tianjin ci sono anche 21 pompieri: è il più grande tributo di sangue pagato dai vigili del fuoco cinesi dal 1949, anno di nascita della Repubblica popolare.