Mentre la Turchia incassa il sostegno dei Paesi Nato nella sua battaglia contro Isil e Pkk, a Bruxelles sono scesi in piazza davanti la sede del
Mentre la Turchia incassa il sostegno dei Paesi Nato nella sua battaglia contro Isil e Pkk, a Bruxelles sono scesi in piazza davanti la sede del Parlamento europeo decine di manifestanti curdi.
“Chiediamo alla Nato di non accettare le richieste di Ankara. Sono i nostri cittadini a essere sotto attacco, non loro!” dichiara a Euronews Zübeyir Aydar, membro del Consiglio esecutivo del congresso nazionale curdo.
La folla che si è riunita sotto la pioggia per protestare contro il governo di Ankara chiede alle istituzioni europee di non chiudere gli occhi su una regione che sta per esplodere di nuovo.
“E’ l’inizio di una guerra” ammette una manifestante “Il governo di Ankara sta facendo di tutto per ricominciarla. Ha completamente dimenticato di rispettare le promesse che aveva fatto”.
Stesso tono per un’altra manifestante presente in piazza a Bruxelles:“Non credo che i curdi siano terroristi, sono persone normali che vogliono la democrazia. E’ per questo che fino a oggi si sono battuti contro l’Isil”.
I manifestanti in piazza, curdi di diverse generazioni e provenienza, sono d’accordo nell’affermare che con la fine del processo di pace tra Ankara e Pkk, la Turchia stia per tornare negli anni bui della violenza politica.