Il Regno Unito si è fermato per i suoi morti: un minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta in tutto il Paese per le trenta vittime britanniche della
Il Regno Unito si è fermato per i suoi morti: un minuto di silenzio e bandiere a mezz’asta in tutto il Paese per le trenta vittime britanniche della strage di Sousse, in Tunisia.
A partire da Buckingham Palace, dall’Abbazia di Westminster, dal tempio del tennis, Wimbledon, dove anche il master in corso si è fermato.
Altri otto corpi sono stati restituiti alle famiglie, riportati in patria da un C-17 dell’aeronautica militare. Si attende nelle prossime ore il rientro delle ultime salme.
Nello stesso tempo anche a Sousse, sulla spiaggia della strage, si è osservato un momento di raccoglimento, in presenza del premier tunisino Habib Essid e dell’ambasciatore britannico.
“Viviamo tutti sotto la minaccia del terrorismo, e penso che la sindrome del lupo solitario si sia vista anche altrove, non solo in Tunisia: ed è il motivo per cui stiamo lavorando insieme ai tunisini per fare in modo di avere la miglior sicurezza possibile, e so che c‘è un grande impegno da parte tunisina per avere la sicurezza”. Una sicurezza resa difficile dal sostegno che le idee radicali raccolgono anche in alcune moschee, delle quali il governo ha ora decretato la chiusura.