Tunisia: massacro in spiaggia, decine di morti tra i turisti

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Il terrorismo ha colpito in spiaggia, in Tunisia: a Sousse, una delle località tunisine più ambite dal turismo di massa. Trentasette i morti e

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Il terrorismo ha colpito in spiaggia, in Tunisia: a Sousse, una delle località tunisine più ambite dal turismo di massa.
Trentasette i morti e altrettanti i feriti, un massacro che ha colpito persone di varie nazionalità, si parla di britannici, tedeschi, polacchi, norvegesi, cechi e belgi.
Per la Tunisia è un nuovo, durissimo colpo, dopo l’attentato di marzo al museo del Bardo di Tunisi: ed è un colpo ancora più duro perché l’attentatore era un giovane tunisino, uno studente della regione di Kairouan, una delle città sante tunisine.

Nell’ospedale della città era un via-vai di ambulanze, decine di feriti ma anche molti altri turisti sotto choc.

A Sousse la sicurezza era già alta da tempo perché nel 2013 si era già verificato un tentativo di attentato, un kamikaze che però riuscì a uccidere solo se stesso. È stata innalzata ulteriormente nel marzo scorso, e recentemente gli inquirenti dicevano di temere che i terroristi colpissero il turismo.

Il terrorista però è riuscito a sorprendere tutti perché sulla spiaggia antistante l’hotel Imperial Merhaba si è presentato senza alcuna borsa, ma solo un normalissimo ombrellone. In calzoncini e maglietta, l’uomo nell’ombrellone nascondeva un kalashnikov con il quale ha iniziato a sparare, e almeno una granata, stando al racconto di un testimone:

“Sono andato in mattinata con un mio amico che voleva chiedere un lavoro nell’albergo, così lui è entrato e io sono rimasto fuori ad aspettarlo.

Qualche minuto dopo, ho sentito il rumore degli spari che venivano dalla spiaggia, poi ho visto un uomo che sparava ai turisti e correva verso la piscina.

Tra i turisti si è scatenato il panico, hanno provato a scappare, e quindi lui ha lanciato una granata su di loro. Ho visto un uomo morire nell’esplosione, e penso che una donna che era dietro di lui sia rimasta ferita in modo grave”.

Il Presidente tunisino, Beji Caid Essebsi, ha visitato il luogo dell’attentato, e ha detto che “questi attentati dimostrano che serve una strategia globale, e che i paesi attualmente democratici devono unire le loro forze”.

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