L'istruzione per tutti, un obiettivo ancora lontano

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In questa puntata facciamo il punto sui progressi e sui ritardi riguardo agli obiettivi sull’istruzione nel mondo fissati da oltre 150 Stati, nel

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In questa puntata facciamo il punto sui progressi e sui ritardi riguardo agli obiettivi sull’istruzione nel mondo fissati da oltre 150 Stati, nel 2000, a Dakar. I dati del recente rapporto dell’Unesco “l’istruzione per tutti” sono allarmanti. Soltanto la metà dei Paesi garantisce a tutti i bambini l’educazione elementare. A restare senza istruzione sono soprattutto le bambine e le minoranze.

UNESCO: “negli ultimi anni progressi quasi minimi”

Nonostante alcuni miglioramenti, in molti Paesi gli intenti di Dakar sono stati gradualmente abbandonati. Andrea Büring ha incontrato Aaron Benavot, direttore del rapporto di monitoraggio globale dell’UNESCO, “l’istruzione per tutti”.

“Nonostante i vasti progressi fatti nei primi otto anni dopo Dakar, negli ultimi anni ci sono stati progressi quasi minimi. E ciò non preannuncia nulla di buono per il futuro”, afferma Benavot. “Di certo in diversi Paesi dell’Africa sub-sahariana la situazione è peggiorata. Uno di essi è la Nigeria, dove il numero di bambini che non frequentano la scuola è aumentato invece di diminuire”.

In quale posizione si trovano i vari Paesi rispetto all’obiettivo dell’istruzione elementare universale?

India: alle elementari ridotto notevolmente l’abbandono

Nel 2000 in India 16 milioni di bambini non frequentavano le elementari. Oggi sono un milione. Il governo ha lanciato l’iniziativa Sarva Shiksha Abhiyan (programma di educazione universale) dopo la conferenza di Dakar.

Attraverso programmi speciali, pubblicità alla radio e in tv, il messaggio delle star di Bollywood e il contatto diretto, i genitori sono stati esortati a mandare i figli a scuola.
Questa intensa campagna e la legge che ha reso obbligatoria la scuola elementare hanno portato in classe tantissimi bambini. Molto rimane però da fare dal punto di vista del miglioramento dell’apprendimento.

India: percentuale di bambini ufficialmente iscritti alle scuole elementari

Messico: nelle campagne aumenta la frequenza scolastica

In Messico negli ultimi quindici anni è stato fatto un duro lavoro per migliorare la qualità dell’insegnamento e il tasso di frequenza nelle zone rurali dove vivono le comunità indigene. Il CONAFE, il consiglio nazionale per lo sviluppo educativo, ha contribuito a stanziare più risorse per queste comunità, equipaggiando le aule e fornendo materiali a tutti gli studenti.

Adesso circa il 96% degli insegnanti nelle zone rurali sono abilitati e ben formati. I supervisori verificano il loro lavoro regolarmente e li aiutano a fissare gli obiettivi da raggiungere. Il 70 per cento delle comunità indigene ha accesso all’istruzione, qui storicamente sono stati registrati i tassi di abbandono più alti del Paese. Ma adesso il tasso di frequenza è vicino al 100%. L’anno scorso nelle zone rurali quasi 75mila maestri hanno insegnato a circa 345mila studenti.

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