Virus Mers: una settima vittima in Corea del Sud

In Corea del Sud è deceduta la settima persona contagiata dalla sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers).
La Mers ha ormai colpito 96 persone. Il Paese corre ai ripari: 1.800 scuole materne ed elementari rimangono chiuse; 2.500 pazienti sono in quarantena.
Il virus, che in Paesi come l’Arabia Saudita conta oltre 1.000 contagi dalla scoperta della malattia, 3 anni fa, mette a dura prova non solo le strutture sanitarie ma anche le farmacie che non riescono a soddisfare la richiesta di mascherine da parte della popolazione.
“La notizia del contagio della Mers è stata improvvisa” spiega Lee Jong-Min che lavora in una farmacia di Seul. “I produttori locali ma anche i fornitori internazionali di maschere di protezione non hanno prodotti a sufficienza. Siamo in grado di vendere al massimo 600 maschere al giorno a fronte di una richiesta di circa 1.000”.
Secondo il Ministero della Sanità sudcoreano l’ultima vittima è una donna di 68 anni entrata in contatto con un paziente dell’ospedale di Seul tra il 27 e il 28 maggio. La Mers ha un periodo di incubazione variabile tra i due giorni e le due settimane e un tasso di mortalità del 30/40%, ben superiore a quello della Sars.