Immigrazione clandestina: la reazione alle scelte dell'Unione Europea

L’Unione europea dà il via libera alla preparazione della missione navale per distruggere il business dei trafficanti nel Mediterraneo. È però discussione aperta sulla proposta della Commissione di istituire quote obbligatorie da distribuire tra i Paesi europei.
Francia o Regno Unito si chiamano fuori, ma questo ai migranti raccolti nei centri di accoglienza italiani interessa poco. Uno di loro, in modo un po’ confuso, vorrebbe darsi da fare per rendersi utile: “Dico a tutta l’Unione Europea di cercare di aiutare l’Italia in modo che i migranti possano lavorare in Italia. Siamo qui per pulire l’Italia, per pulire l’Europa. Mio nonno era un ex combattente del tempo dl generale de Gaulle. Mi ha raccontato cos‘è successo”.
Ma nemmeno la proposta di lavorare gratis in lavori socialmente utili sembra interessante a Bruxelles. Malgrado roboanti dichiarazioni sono molti i paesi che non vogliono accettare una quota di richiedenti asilo.
Per ora di certo c‘è solo la missione EuNavFor Med. Il budget per la fase di avvio dei primi due
mesi sarà di quasi 12 milioni di euro, il mandato è di dodici mesi.
Previste tre fasi, la prima in acque internazionali, la seconda e la terza in acque libiche, anche con uso della forza sempre che arrivi l’ok dell’Onu o di un governo libico di unità nazionale. Ipotesi per ora lontane.