La Corte d’appello del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia ha confermato la condanna all’ergastolo del generale serbo-bosniaco
La Corte d’appello del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia ha confermato la condanna all’ergastolo del generale serbo-bosniaco Zdravko Tolimir, ex ufficiale dell’intelligence, ritenuto colpevole di genocidio, sterminio e
persecuzione, per aver partecipato al massacro di Srebrenica. In parte riformata la sentenza di primo grado riguardante il massacro di Zepa.
“Sono soddisfatta – dice Munira Subasic, presidente dell’Associazione Madri di Srebrenica e Zepa -, prima di tutto perché l’ergastolo conferma che lui è tra i responsabili del genocidio di Srebrenica. Ma non sono soddisfatta per la parte della sentenza che riguarda Zepa, perché lo ritengo responsabile anche in quel caso”.
La sentenza contro l’artefice dei trasferimenti forzati e delle deportazioni di musulmani nel 1995 in Bosnia-Erzegovina era attesa a Srebrenica.
“Sono contenta di questo verdetto – dice Kadira Gabeljic dell’associazione delle madri -, anche se stiamo parlando solo di una parte di tutti i crimini di guerra commessi nel 1995”.
All’epoca Zdravko Tolimir era considerato il braccio destro di Ratko Mladic, capo dell’esercito della Repubblica serba di Bosnia-Erzegovina, arrestato nel 2011 dopo 16 anni di latitanza. Solo per i massacri di Srebrenica e Zepa, il Tpi ha rinviato a giudizio 20 persone. Per 16 di loro, i processi sono conclusi.