Boko Haram: generale Ciad a euronews "bloccano nostre vie commerciali"

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Di Salvatore Falco  Agenzie:  LUIS CARBALLO
Boko Haram: generale Ciad a euronews "bloccano nostre vie commerciali"

Una coalizione regionale formata da Niger, Ciad e Camerun contro Boko Haram nel nord della Nigeria. I tre Paesi stanno aiutando il governo di Abuja dallo scorso gennaio, ma l’intervento serve anche a prevenire attacchi nei loro confini.

Stanno cercando di avanzare nei tre Paesi che confinano con le tre province settentrionali della Nigeria

L’inviato di euronews, Luis Carballo, ha intervistato il Capo di Stato Maggiore dell’esercito ciadiano, il generale Mahamat Seid Brahim, che sta conducendo un’offensiva in territorio nigeriano.

“Il Ciad importa la quasi totalità del suo fabbisogno da Nigeria e Camerun, attraverso due vie principali – spiega – La prima parte da Maiduguri, attraverso Gamburu, in Nigeria, prosegue in Camerun e poi raggiunge il Ciad”.

“Questa via commerciale è stata completamente bloccata dal gruppo armato salafita – aggiunge Mahamat Seid Brahim – Approfittando dell’assenza totale dell’esercito nigeriano, Boko Haram ha conquistato tutte le località che si trovano lungo questo percorso".

“In seguito, i fondamentalisti hanno cercato di entrare in Camerun, in modo da creare una situazione simile anche sulla via commerciale che ci collega al Camerun – dice il Capo di Stato Maggiore dell’esercito ciadiano – Questa è una delle ragioni principali che hanno spinto il Ciad a intervenire”.

“L’altra ragione è che i miliaziani jihadisti stanno cercando di avanzare nei tre Paesi che confinano con le tre province settentrionali della Nigeria – dichiara il generale ai microfoni di euronews – Ecco perché hanno spostato i loro combattenti verso il Niger e il Ciad”.

“Io direi che Boko Haram è un nemico dichiarato della comunità internazionale. Un nemico. Dei terroristi – conclude Mahamat Seid Brahim – Sono un pericolo per il Niger, la Nigeria, il Ciad e il Camerun, sono individui che stanno danneggiando il nostro popolo e i nostri Paesi”.