Incontro Tsipras-Merkel: toni amichevoli, ma nessuna svolta sulla questione del debito greco

Un’ora di colloquio per parlare di “euro e questioni bilaterali” e segnali di distensione lanciati da ambe le parti. Ma dall’incontro tra Alexis Tsipras e Angela Merkel non è uscita alcuna soluzione al problema del debito e della crisi di liquidità di Atene. O per lo meno non se ne è parlato in pubblico.
Tsipras, ricevuto con gli onori militari, è entrato nella cancelleria mentre fuori si teneva una manifestazione anti austerity.
La cancelliera tedesca si è tenuta a distanza. “Non spetta a noi stabilire se il programma di riforme di Atene è sufficiente – ha sottolineato -. Il punto di partenza è la dichiarazione dell’Eurogruppo del 20 febbraio”.
Il premier ellenico ha dato la sua visione del problema: il programma affrontato da Atene negli ultimi cinque anni “non è la storia di un successo” e ha “avuto enormi ripercussioni a livello sociale”.
La questione dei risarcimenti della seconda guerra mondiale – ha detto – “non è una rivendicazione materiale, e non ha nulla a che vedere con la crisi. È una questione puramente bilaterale, che ha un significato morale”.
Tsipras ha anche detto che “le riforme strutturali sono necessarie e che combatterà l’evasione fiscale e la corruzione”. Le misure rimangono tuttavia sullo sfondo: sulla stampa sono trapelate alcune ipotesi, come un condono fiscale e l’aumento dell’età pensionabile.
Entrambi i leader hanno cercato di calmare la tensione che si era creata nelle relazioni bilaterali negli ultimi due mesi. Ma tocca all’Eurogruppo decidere se sbloccare in anticipo i fondi, quei 7,2 miliardi rimasti che darebbero ossigeno all’asfittica economia greca.