Un adolescente la vittima, poco più che un bambino il carnefice. L’ultimo video diffuso dall’autoproclamato Stato Islamico mette in scena, se mai
Un adolescente la vittima, poco più che un bambino il carnefice. L’ultimo video diffuso dall’autoproclamato Stato Islamico mette in scena, se mai fosse possibile, un orrore ancora più profondo. Per la famiglia di Muhammad Said Ismail Musallam, colpevole di essere una spia del Mossad secondo gli jihadisti, lo scopo è appunto diffondere il terrore.
“Li mostrano come vittime, per far vedere in tutto il mondo quanto siano spaventati, in modo che tutti abbiano paura” dice il padre della vittima, tenendo tra le mani una fotografia del figlio ucciso.
È la prima volta che il gruppo Stato Islamico rivendica l’uccisione di un arabo israeliano. La vittima aveva 19 anni. A premere il grilletto colpendo alla nuca il condannato e successivamente sparando più volte sul corpo senza vita, è un ragazzino di non più di 12 anni. Al suo fianco, in perfetto francese, un uomo con barba folta inneggia ad Allah e alla lotta contro gli ebrei e contro lo Stato di Israele.
Cliccando sul link qui sotto è possibile vedere un video di poco più di 2 minuti. Si tratta della versione ridotta del file di circa 10 minuti diffuso dai siti jihadisti e individuato da ‘Site’, organismo che segue l’attività degli estremisti su internet.
ATTENZIONE: nonostante il momento dell’uccisione sia censurato, le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità.
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