Nigel Farage a tutto campo sull’immigrazione in vista delle elezioni del prossimo 7 di maggio. Il leader del partito britannico euroscettico, lo
Nigel Farage a tutto campo sull’immigrazione in vista delle elezioni del prossimo 7 di maggio. Il leader del partito britannico euroscettico, lo Ukip, ha ribadito la necessità di instaurare un sistema d’immigrazione a punti, scelta sulla base delle necessità britanniche.
“Quel che vogliamo fare è cambiare il nostro rapporto con l’Unione Europea” ha detto Farage “tornare ad avere il controllo delle nostre frontiere e avviare una politica di immigrazione positiva, una politica che possa essere appoggiata dalla stragrande maggioranza dei cittadini britannici, voglio dire un sistema come quello australiano nel quale si decide chi viene a vivere, lavorare e stabilirsi in questo Paese”.
Come spesso capita gli interventi di Farage sono conditi dalla polemica: impedire ai malati terminali l’ingresso al Regno Unito è stata una delle sparate, poi rettificate dal partito (che ha due deputati in Parlamento).
Per Farage il tetto all’immigrazione dovrebbe essere portato a circa 50.000 persone l’anno. Una cifra inizialmente proposta e intesa come inderogabile e sulla quale in un secondo tempo lo stesso Farage è tornato, parlando di un tetto massimo di immigrati su base annua più elastico, tra i 20.000 e i 50.000.