Gli ex ministri degli Esteri britannici Jack Straw e Malcom Rifkind sono sospettati di aver sfruttato la loro posizione privilegiata per favorire
Gli ex ministri degli Esteri britannici Jack Straw e Malcom Rifkind sono sospettati di aver sfruttato la loro posizione privilegiata per favorire società private in cambio di denaro.
I due sono caduti nella trappola tesa da giornalisti sotto copertura del Daily Telegraph e di Channel 4 che li hanno ripresi mentre accettavano “cash for access”, denaro in cambio dell’accesso alle stanze del potere. I due politici, un laburista e un conservatore, hanno negato di aver commesso alcun crimine.
“Mi fa rabbia che si possa pensare che abbia commesso qualcosa di illecito”, ha detto Rifkind, “volendo diventare il consulente di una compagnia che intende investire nel Regno Unito”.
Per ora il tutto è al vaglio di una commissione d’inchiesta parlamentare. Dei due deputati Rifkind è stato sospeso dal gruppo dei conservatori in parlamento, pur restando membro del partito.
Straw, ministro sotto Blair, si è autosospeso. La sua difesa: “Si trattava di una riunione che credevo privata. Ho discusso di lavori che potrei avere una volta terminato il mio lavoro da parlamentare”.
Ma i sospetti stanno erodendo l’immagine dei due al pari di quanto accaduto in passato ad esempio all’ex premier tedesco Gerhard Schröder poi diventato consulente strapagato di Vladimir Putin. Il sospetto che possa aver facilitato la Russia anche da premier ha disintegrato in patria il nome dell’ex cancelliere.