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Paura a Copenhagen, due sparatorie in poche ore. Ucciso un sospetto

Paura a Copenhagen, due sparatorie in poche ore. Ucciso un sospetto
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Di Alfredo Ranavolo
Pubblicato il
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Preso di mira nel pomeriggio di sabato un dibattito sulla libertà di espressione, nella notte una sinagoga. Due civili morti, cinque poliziotti feriti in totale.

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Una Copenaghen sotto choc deve ancora comprendere se quanto avvenuto tra il pomeriggio di sabato e le prime ore della domenica abbia un unico filo conduttore.

L’ultimo capitolo della movimentata giornata della capitale danese è l’uccisione di un uomo da parte della polizia nel quartiere di Norrebro.

Gli agenti hanno risposto al fuoco, diretto verso di loro dall’individuo al quale era stato indicato l’alt.

La zona è la medesima nella quale poche ore prima c’era stato un attentato a una sinagoga, nel quale è morta una persona, colpita alla testa. Feriti, inoltre, due poliziotti che si trovavano a guardia dell’edificio.

Al momento nessuno è in grado di dire se a compierlo era stato lo stesso uomo che aveva colpito sabato pomeriggio, in un centro culturale, che per macabra ironia della sorte si chiama “Krudttønden”, che in danese significa polveriera.

Troppo presto per stabilire legami ma apparentemente comune è la matrice terroristica.

“Sfortunatamente – aveva detto un rappresentante delle forze dell’ordine – non abbiamo idea se ci sia un collegamento tra le due sparatorie. È logico pensarlo, ma non abbiamo alcun indizio che ci consenta di stabilire un collegamento, per ora non posso darvi altre informazioni”.

Il primo attacco è avvenuto mentre si svolgeva un dibattito su libertà di espressione e blasfemia. Anche qui ucciso un civile, feriti tre poliziotti.

Gli agenti hanno diffuso la foto del presunto attentatore, fuggito a bordo di un’auto poi abbandonata non molto distante dal luogo della sparatoria.

Fra i presenti all’evento c’era il vignettista svedese Lars Vilks, che vive sotto protezione della polizia per le minacce ricevute da vari gruppi estremisti islamici dopo la pubblicazione, nel 2007, delle sue caricature di Maometto, rappresentato come un cane.

Inevitabilmente il pensiero va a quanto successo poco più di un mese fa a Parigi, quando gli ormai tristemente noti fratelli Kouachi fecero irruzione nella sede di Charlie Hebdo, uccidendo 12 persone.. L’evento di sabato a Copenaghen, d’altra parte, era dedicato al settimanale satirico.

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