Copenhagen, la polizia sa chi è l'attentatore ma non rivela la sua identità

Si attende che sia presto rivelata l’identità dell’attentatore che in due diverse azioni ha ucciso due persone a Copenhagen.
Il presunto responsabile, localizzato vicino alla stazione a Nord della capitale danese, è stato ucciso dalla polizia.
Nella notte l’uomo aveva colpito a morte un addetto alla sicurezza della sinagoga. La prima sparatoria era avvenuta sabato pomeriggio al caffé Krudttonden, dove era in corso un dibattito sulla libertà di espressione alla presenza dell’ambasciatore francese.
“Le autorità sono al corrente dell’identità dell’attentatore, ma non intendono rivelarla mentre si stanno ancora svolgendo le indagini”, ha detto il capo della polizia Jens Madsen. “Non sappiamo specificamente se abbia combattuto in Iraq, in Siria o in altri Paesi”.
Gli investigatori stanno passando al setaccio l’appartamento del presunto attentatore.
A Copenhagen è giunto il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve, che è stato accolto dall’ambasciatore francese Francois Zimeray.
“Sono venuto qui a esprimere cordoglio, solidarietà e amicizia. Sono venuto per essere vicino ai nostri amici danesi e per dire che siamo con loro, allo stesso modo in cui loro sono stati vicini alla nostra tragedia”, ha detto Cazaneuve
Nell’attacco al caffè culturale è stato ucciso il documentarista danese Finn Norgaard, mentre tre poliziotti sono rimasti feriti.