Tutto chiuso. Ad eccezione dei servizi d’emergenza, delle farmacie e delle panetterie, le regioni di Tataouine e Médenine, nel sud della Tunisia
Tutto chiuso. Ad eccezione dei servizi d’emergenza, delle farmacie e delle panetterie, le regioni di Tataouine e Médenine, nel sud della Tunisia, martedì sono rimaste paralizzate per via dello sciopero seguito agli scontri con la polizia in cui, a Dehiba, un uomo ha trovato la morte domenica. In queste due regioni della Tunisia meridionale i sindacati chiedono la creazione di nuovi posti di lavoro, la soppressione della tassa sull’uscita dal territorio nazionale, entrata in vigore ad ottobre e che sta mettendo in ginocchio il commercio con la Libia, l’ammorbidimento dei controlli alla dogana e l’apertura di un’inchiesta sull’eccessivo ricorso alla violenza da parte delle forze dell’ordine sui manifestanti. Il governo ha annunciato a partire da mercoledì l’invio in loco di una delegazione che incontrerà i cittadini e le autorità locali.