La Giornata Mondiale contro il Cancro

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Come ogni anno il 4 febbraio ricorre la Giornata Mondiale contro il Cancro. La parola d’ordine è ancora prevenzione: circa il 30% dei decessi per

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Come ogni anno il 4 febbraio ricorre la Giornata Mondiale contro il Cancro. La parola d’ordine è ancora prevenzione: circa il 30% dei decessi per cancro è dovuto ad abitudini comportamentali e alimentari, ossia un indice elevato di massa corporea, scarso consumo di frutta e verdura, mancanza di esercizio fisico, consumo di alcol e fumo.

Si stima che nei prossimi due decenni il numero di casi l’anno dovrebbe salire dai 14 milioni del 2012 a 22 milioni. Il numero di decessi nel 2012 è stato di 8,2 milioni. Ma nella Giornata Internazionale contro i Tumori arrivano anche buone notizie, ripercorriamole:

In Regno Unito la morte per cancro sradicata entro 30 anni

Il Regno Unito è in una “fase speciale della storia” secondo i ricercatori dell’University College London e del King’s College. La mortalità legata al cancro per gli under 80 potrebbe essere eliminata nei prossimi 20-30 anni se si va avanti con la prevenzione e con i nuovi trattamenti. La riduzione del consumo di sigarette, le diagnosi più rapide e migliori farmaci e interventi radiologici e chirurgichi hanno causato un calo dell’1% del tasso di mortalità ogni anno dal 1990.

Secondo l’ong Cancer Research UK, a un britannico su due sarà diagnosticato il cancro a un certo punto della sua vita, visto che si vive più a lungo e con l’età aumentano i rischi. Ma molte più persone sconfiggono i tumori, oggi più che mai: i casi di guarigione sono raddoppiati negli ultimi 40 anni. Cancer Research UK sottolinea che la metà delle persone cui è stato diagnosticato il cancro tra il 2010 e in 2011 in Inghilterra e Galles sopravviverà per almeno altri dieci anni. Secondo l’ong britannica, inoltre, i decessi per cancro tra bambini e giovani under 24 sono diminuiti del 58% negli ultimi 40 anni.

OMS: la metà dei casi può essere evitata

Circa la metà dei casi di tumore nel mondo si può evitare con la prevenzione. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che dipende dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, risponde a uno studio pubblicato sulla rivista Science secondo il quale la maggior parte dei casi sono dovuti alla sfortuna. “Concludere che la sfortuna è la principale causa del cancro sarebbe fuorviante e può pregiudicare gli sforzi per individuarne le cause e prevenirlo”, afferma l’Iarc in un comunicato. Le osservazioni fatte in diverse popolazioni – continua l’agenzia – “rafforzano l’idea che l’ambiente e gli stili di vita abbiano un ruolo principale nella comparsa dei tumori, rispetto a variazioni genetiche o sfortuna”.

Aumentare la spesa contro il cancro può salvare milioni di vite

L’Unione per il Controllo Internazionale del Cancro sostiene che aumentando i fondi contro i tumori di circa 16 miliardi di euro in tutto il mondo si possano salvare tre milioni di vite entro il 2030. Questo potrebbe contribuire ad aiutare i malati che vivono in Paesi con redditi medi o bassi, dove si registrano i due terzi dei decessi a livello mondiale. Secondo l’UICC, i Paesi con redditi medi possono permettersi misure fondamentali come la vaccinazione contro il papillomavirus per le adolescenti, quella contro l’epatite B e la diagnosi preococe dei tumori al seno e al colon. Obiettivi raggiungibili anche per i Paesi più poveri con l’assistenza internazionale.

Cancro al seno: una molecola protegge il cuore dagli effetti dei farmaci

La società europea di cardiologia ha annunciato la scoperta di una molecola in grado di proteggere il cuore dagli effetti dei farmaci utilizzati dalle donne affette da cancro al seno e in grado di contribuire a eliminare il tumore stesso. La ricerca è stata condotta in Italia su topi da laboratorio.
In prima linea la dottoressa Alessandra Ghigo, ricercatrice del dipartimento di biotecnologia molecolare e scienze della salute all’Università di Torino: “La tossicità cardiaca dei farmaci per il cancro è diventata un problema in aumento nell’ultimo decennio, dovuto al crescente successo della terapia anti-cancro e all’uso energico di questi farmaci. Più persone sopravvivono, ma si stima che il 32% di esse possa morire a causa di malattie cardiache causate dalla cura. Questo ha condotto a un nuovo campo della medicina chiamato oncologia cardiaca”.

Le testimonianze di alcuni pazienti in un filmato della Commissione Europea (Direzione generale Salute):

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