Fermate di trasporti pubblici, mercati, scuole, ospedali e aree residenziali sono diventati campi di battaglia nelle regioni di Donetsk e Luhansk. In
Fermate di trasporti pubblici, mercati, scuole, ospedali e aree residenziali sono diventati campi di battaglia nelle regioni di Donetsk e Luhansk. In Ucraina si rischia la catastrofe denuncia l’Onu.
Almeno 224 civili sono morti e 545 sono rimasti feriti nelle ultime 3 settimane a causa dei combattimenti tra esercito di Kiev e separatisti filo-russi.
Nelle ultime 24 ore le unità regolari ucraine hanno perso altri cinque uomini.
“Ci bombardano giorno e notte”, dice una donna di Debaltseve mentre cerca riparo.
Sono 5.358 le vittime provocate dall’inizio del conflitto rende noto l’alto commissariato dell’Onu per i diritti umani.
Gli scontri armati continuano a concentrarsi soprattutto intorno a Debaltseve, uno strategico nodo ferroviario situato nella regione di Donetsk. La presa di Debaltseve avrebbe un’importanza fondamentale per i ribelli, perché consentirebbe loro di unificare la linea del fronte.
I separatisti di Donetsk hanno fatto sapere che la mobilitazione comincerà lunedì 9 febbraio: l’obiettivo è quello di formare una forza di 100mila uomini.