Danni limitati e due persone leggermente ferite. Ordinato un rafforzamento della sicurezza
L’esplosione di due ordigni concepiti per protestare contro la giunta che da mesi è al potere in Thailandia, rafforza la stretta dei militari contro ogni forma di dissenso.
A parte due persone leggermente ferite, il principale effetto delle due bombe, collocate nei pressi di un centro commerciale di Bangkok, è stata un’ulteriore stretta alla sicurezza.
Thai PM #Prayuth tightens security after mall bombs rattle #Bangkokhttp://t.co/ntIYFr252qpic.twitter.com/COFH3PQLgK
— ST Foreign Desk (@STForeignDesk) 2 Febbraio 2015
A dicembre Amnesty International aveva denunciato un
allarmante deterioramento del rispetto della libertà d'espressione e denunciato il soffocamento di ogni spazio di dibattito.
“Collocazione e composizione degli ordigni – ha detto il capo della polizia Somyot Pumpanmuang – lasciano pensare che non siano stati concepiti per uccidere, né infliggere danni alla popolazione. Lo scopo era piuttosto creare tensione e panico”.
L’esplosione è avvenuta a un’ora in cui negozi e locali della zona sono particolarmente affollati.
“A mio avviso – dice una cittadina – questo è il primo segnale di un malessere e un risentimento da parte della popolazione, che potrebbe manifestarsi in diverse forme”.
Al potere da maggio, i militari hanno però subito confermato di non voler lasciar spazio alla contestazione. Il primo ministro Prayuth Chan-ocha ha ordinato un rafforzamento delle misure di sicurezza e parlato di “conferma” che il Paese abbia ancora bisogno della legge marziale. Appena lo scorso mese, il premier deposto, Yingluck Shinawatra, è stato bandito dalla politica per cinque anni.