Rilasciata esponente delle Nazioni unite rapita in Centroafrica

“Abbiamo ottenuto la liberazione della dipendente Onu. La riconsegnamo ai soldati francesi”. Sono le parole, che fanno tirare un sospiro di sollievo per la donna rapita martedì mattina nella Repubblica Centrafricana.
A pronunciarle Igor Lamaka, portavoce di anti-balaka. E che farebbero, dunque, pensare che non ci fosse direttamente il movimento animista dietro il sequestro.
A differenza di quello, compiuto lunedì, ai danni di una suora francese e di un prete centrafricano, che era stato direttamente rivendicato dai guerriglieri, che chiedono il rilascio di uno dei loro leader, arrestato domenica.
Il Paese è nel caos dal 2013, quando gli ex ribelli di Seleka, in maggioranza musulmani, hanno preso il potere, rovesciando il presidente François Bozize.