Ultimatum di Al Qaeda a Washington: "Tre giorni e uccideremo il reporter Luke Somers"

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Di Euronews
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Nel video accuse alle politiche di Obama: "Provocano massacri e morte nei paesi musulmani"

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Su internet l’ultimatum a Washington di Al Qaeda nella Penisola Arabica: “Tre giorni per soddisfare le nostre richieste o uccideremo il fotoreporter americano Luke Somers”, dice un esponente del gruppo, in un video diffuso in rete. Rapito nella capitale yemenita Sanaa nel settembre 2013, il giornalista lancia nello stesso filmato un appello a “fare qualsiasi cosa” che possa condurre alla sua liberazione.

L’esponente di Al Qaeda nella Penisola Arabica che appare nelle immagini non specifica alcuna richiesta, ma dice che “gli Stati Uniti sanno di cosa si tratta”. Con un implicito riferimento anche alla collaborazione di Washington con Sanaa nella lotta al terrorismo in Yemen e nella regione, l’uomo se la prende però con la politica di Obama, che accusa di “seminare morte” e “provocare massacri nei paesi musulmani”.

Somers era probabilmente fra gli almeno tre ostaggi occidentali che Al Qaida nella Penisola Arabica era riuscita a trasferire in un altro nascondiglio, due giorni prima di un raid congiunto fra Stati Uniti e Yemen, che la scorsa settimana ne aveva distrutto un covo nella regione di Hadramawt. Proprio a un blitz americano nella stessa regione si fa inoltre riferimento nel video come all’“ultima sciocca azione da parte degli Stati Uniti”.

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