Una sola, autentica ‘Maddalena in estasi’ firmata Caravaggio. Riconosciuta in una collezione europea, tra otto esemplari al mondo. Cosi’ rivela Mina Gregori, rinomata studiosa dell’artista, in un’intervista esclusiva a ‘La Repubblica’.
Il dipinto è quello che il pittore aveva portato con sè nel suo ultimo viaggio a Porto Ercole, e poi scomparso nel nulla. L’opera trovata di Michelangelo Merisi da Caravaggio, vissuto a cavallo tra il 1500 ed il 1600, è stata datata tra il 1606 ed il 1610.
La donna è raffigurata con il volto abbandonato e piegato verso l’alto, gli occhi semisocchiusi, i capelli sciolti, le spalle scoperte e le mani congiunte. Tipici del Caravaggio sono i colori intensi, come il rosso del mantello, e i giochi di luce.
Una tela tecnicamente innovativa che avrebbe influenzato altri pittori nei secoli successivi.
Un’ulteriore conferma dell’originalità della tela, che misura 103, 5 cm per 91,5, riferisce Gregori è data dal ritrovamento di un foglietto che in calligrafia seicentesca riportava le parole ‘Madalena reversa di Caravaggio a Chiaia ivi da servare pel beneficio del Cardinale Borghese di Roma’.
Una copia della ‘Maddalena in estasi’, finora considerata autentica, è conservata in una collezione privata di Roma.