Quale lezione di politica estera possiamo trarre dal discorso sullo Stato dell’Unione di Barak Obama? Ne parliamo con Ian Lesser, direttore degli studi sulla sicurezza e la politica estera del German Marshall Fund degli Stati Uniti .
James Franey: In questo discorso mi è sembrato che ci fosse poca attenzione alla politica estera, e che si concentrasse molto sulle questioni interne. Perché?
Ian Lesser: “Capisco che all’estero quando si ascolta questo discorso ci si aspetti di sentir parlare del mondo ma in realtà i discorsi sullo Stato dell’Unione tendono a concentrarsi sulle questioni di politica interna, che si tratti di sanità, o di economia o imigrazione, e naturalmente Obama ha parlato di tutti questi temi. Ma non lo considerei per questo un discorso isolazionista”.
James Franey: C’era qualcosa altro nel discorso di Obama che ho trovato interessante, che mi ha sorpreso un po ‘. “La nostra alleanza con l’Europa é più forte ora di quanto lo sia mai stata” ha detto. Si è tanto parlato di riequilbrare una relazione sbilanciata verso l’Asia, ma nel frattempo c‘è stato anche lo scandalo Snowden ….
Ian Lesser: “La questione della fiducia e la necessità di rassicurare gli europei e gli americani sulla solidità del rapporto tra le due sponde dell’Atlantico, penso siano lo sfondo, il contensto di quella frase e penso che l’amministrazione Obama ci creda veramente. Lasciando da parte le differenze su Guatananmo o sulla sorveglianza della Agenzia Nazionale per la sicurezza americana, c‘è un nucleo di interessi comuni, molto molto forti. Non c‘è solo la cooperazione diplomatica e la sicurezza , si tratta anche del commercio e degli investimenti.
Ora, se si considerano i rischi in Asia , e la questione del riposizionamento, è davvero tutto legato alle questioni militari e alle preoccupazioni a lungo termine sulla competizione strategica con la Cina. Per fortuna non abbiamo questo tipo di problemi tra le due sponde dell’Atlantico. Quindi penso che il presidente abbia fatto bene a sottolineare la solidità del rapporto tra Stati Uniti ed Europa”.
James Franey: “Ora Obama sarà a Bruxelles per un vertice tra Unione europea e Stati Uniti alla fine di marzo. Che cosa ci si deve aspettare da questo vertice?”
Ian Lesser: “Credo che sarà un vertice concentrato sul commercio, e sulla crescita. Penso che si parlerà di come affrontare- attraverso le nostre politiche pubbliche – il problema delle differenze di reddito. Se ne è parlato molto in questo discorso. Al summit con l’Europa si parlerà sicuramente di Iran e probabilmente del processo di pace in Medio Oriente. Vedremo cosa ci sarà in agenda. Non escludo che si parli della Nato perché avremo in autunno un vertice della Nato e molti paesi membri si stanno già preparando”.
James Franey: “Allora forse si parlerà anche di quanto gli europei debbano spendere di piu’ per la difesa- E’ una questione che ritorna spesso”.
Ian Lesser: “Si è una questione frequente. In realtà, credo che Obama non faccia bene a parlarne, ma è una richiesta frequente per gli stati uniti e per il congresso, ottenere che l’Europa faccia di piu’ nella spesa per la difesa, che condivida gli oneri. Non è mai un messaggio apprezzato, ma richiede probabilmente discussioni approfondite, soprattutto perché ci stiamo ritirando tutti dall’Afghanistan”