Nabil Shaath: Sharon, si addormentava in riunione

Nabil Shaath: Sharon, si addormentava in riunione
Di Euronews
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Mohammed Shaikhibrahim, euronews:

-Le relazioni israelo-palestinesi, le difficoltà politiche e di sicurezza nell’era Sharon, ne discutiamo con il leader palestinese Nabil Shaath.
Come descriverebbe il periodo dei negoziati con Israele all’epoca del premier Ariel Sharon?

Nabil Shaath, ex negoziatore palestinese:

“Ariel Sharon ha ricoperto un ruolo di secondo piano nella maggior parte dei negoziati che si sono tenuti, parlava poco, a volte si addormentava durante le sessioni. Penso che in cuor suo non volesse questi negoziati, imposti dagli americani sotto Netanyahu. Era un ascoltatore, non uno che prendeva decisioni. Una volta si arrabbiò, quando parlammo del porto: io dissi che gli argomenti e le scuse miravano a mantenere il predominio di Israele attraverso il porto di Ashdod; gli israeliani non volevano un porto per i palestinesi a Gaza. Ruppe il suo silenzio e disse: “No, io non sono pronto per avere un porto a Gaza, non sono pronto a importare il mio bestiame attraverso un porto di Gaza. E il porto non si ebbe”.

-Come valuta le misure prese da Sharon per il ritiro dalla Striscia di Gaza e l’evacuazione di alcune colonie?

“Gli interessi israeliani per quel che riguarda religione, sicurezza, acqua, terra si concentrano in Cisgiordania, non a Gaza.
Con Sharon questo è diventato realtà, ci fu il ritiro unilaterale da Gaza, che portò alla separazione politica di fatto dalla Cisgiordania e all’instaurazione di due quartier generali. Fattore che rese posibile la presa di controllo di Gaza da parte di Hamas nel 2007. Nel corso del suo governo ha isolato il presidente Arafat e le sue dichiarazioni miravano a sbarazzarsi di quest’ultimo, cosa che comprova il fatto che ebbe un ruolo nell’uccisione di Arafat. E noi ancora oggi cerchiamo di far luce su queste vicende”.

-Quali sono i cambiamenti più importanti dalla scomparsa di Sharon sulla scena israelo-palestinese?

“Dopo Sharon, nessun governo si è differenziato dalla politica di un governo di destra, che ha instituzionalizzato intolleranaza e odio, e di più, l’uccisione dei palestinesi e la confisca delle loro terre, lo stesso partito Likud, è diventato più che mai estremista.
È l’esito della politica di Sharon, di cui noi oggi vediamo i risultati concreti”.

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