Cornice "very English" per il ritorno di Billy Budd

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Di Euronews
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“Billy Budd” torna a entusiasmare il pubblico di Glyndebourne, celebre festival di lirica a sud di Londra. Ormai prossimo a festeggiare ottanta anni di attività, la manifestazione è famosa anche per l’eleganza mondana del suo pubblico e il tradizionale picnic durante il lungo intervallo.

Tra le massime opere del compositore inglese Benjamin Britten, “Billy Budd” narra la tragica storia del marinaio onesto e coraggioso ma ingenuo e impulsivo che pagherà con la vita l’aver infranto, suo malgrado, il codice militare.

A incarnare l’eroe puro per eccellenza è Jacques Imbrailo, sudafricano, baritono, stella montante della lirica. Incontratolo il giorno della generale, gli abbiamo chiesto di descriverci Billy Budd, e se pensi di avere qualcosa in comune con il protagonista.

“La sua maniera di considerare la vita, le persone, di reagire, è diversa dagli altri, è per questo che Billy spicca tra i marinai. Ed è una persona buona, positiva, vede solo il meglio negli altri; non direi la verità se dicessi di assomigliargli, è di sicuro migliore di me. E anche io, come Billy, balbetto un po’ quando sono teso, per cui capisco benissimo il personaggio. E ovviamente sono ancora giovane, e questo aiuta nell’interpretazione… ma quanto può durare la giovinezza?”

A narrare la vicenda è il capitano Vere, alla guida di una nave in mezzo al mare, avvolta nella nebbia, simbolo di isolamento e confusione non solo fisici. Lo interpreta il tenore britannico Mark Padmore: “Il Capitano è stretto fra il male assoluto, rappresentato da John Claggart, e il bene assoluto, Billy Budd. Si trova in mezzo e si sente in qualche maniera perduto. Quel che è più problematico è che egli si rende conto che l’amore per Billy è impossibile. Ovviamente l’omosessualità è fuorilegge, lo era anche in Inghilterra ai tempi in cui venne scritta l’opera, nel 1951, per cui c‘è questo tabù dell’amore tra due uomini, un amore proibito ma comunque reale.”

“Billy, continua Imbrailo, è uno che per carattere lotta per la giustizia; per lui essere buoni è la cosa migliore, e quel che è giusto è giusto. Ci tiene a fare tutto in modo onesto, e capisce benissimo che se ha ucciso un uomo la legge prevede che debba morire. Penso che l’idea della giustizia a ogni costo sia in perfetto accordo coll’innocenza della sua indole.”

A dirigere la nuova edizione di “Billy Budd” è un grande interprete ed estimatore di Britten, Sir Andrew Davies. “Le opere di Britten reggeranno perfettamente alla prova del tempo, sostiene, e fra cento anni saranno rappresentate e considerate i capolavori che sono. Le passioni e i problemi in cui i personaggi si dibattono perché non si integrano col resto della società, sono questi gli argomenti che non hanno mai smesso di ossessionare Britten.”

Per visionare alcuni momenti dell’intervista a Paule Constable, tecnico delle luci di questo spettacolo e vincitrice di svariati premi come lighting designer nei teatri di mezzo mondo, cliccate sul link più sotto:
Paule Constable – interview extras

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