Apprensione per i civili che restano nella città assediata. Prima della tregua almeno 18 morti civili alle porte di Aleppo
Riprendono i combattimenti nella città siriana di Aleppo: dopo la tregua umanitaria di dieci ore proclamata unilateralmente dalle forze russe e siriane.
Secondo i ribelli l’aviazione siriana nella giornata di sabato ha bombardato pesantemente i dintorni della città. L’agenzia ufficiale siriana Sana conferma attacchi in sobborghi a ovest e sud-ovest di Aleppo con uccisione e ferimento di decine di ribelli armati.
Gli attacchi aerei a ovest della città sarebbero stati una trentina.
La giornata è proseguita senza scontri, invece, nella parte orientale della città che si trova in mano ai ribelli ed è assediata dalle forze governative.
Uno dei motivi della tregua era consentire ai civili che si trovano nei quartieri orientali di Aleppo di lasciare la città, fatto che non è avvenuto.
Durante la tregua d’altronde, insediamenti a est di Aleppo hanno subito bombardamenti con almeno diciotto morti tra i civili.
Un allarme sulle condizioni della popolazione e i rischi che corre con la fine della tregua e il riaccendersi degli scontri, era stato lanciato da Amnesty International giorni fa.