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Guerra a Gaza: la Turchia sospende gli accordi commerciali con Israele

Erdoğan
Erdoğan Diritti d'autore Khalil Hamra/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
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Di Euronews
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Il presidente turco Erdoğan spiega che la sospensione degli accordi commerciali con Israele ha come obiettivo quello di arrivare il prima possibile a un cessate il fuoco. Secondo il segretario di Stato Usa Blinken Hamas è l'unico "ostacolo" all'accordo

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Il ministero del Commercio turco ha annunciato giovedì scorso che la Turchia sospenderà tutte le operazioni di esportazione e importazione con Israele. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha spiegato che la sospensione delle attività commerciali con Israele ha come unico obiettivo quello di fare pressione su Tel Aviv affinché dichiari un cessate il fuoco nella sua offensiva mortale nella Striscia di Gaza.

In un discorso ai membri dell'Associazione indipendente degli industriali e degli uomini d'affari di Istanbul, Erdoğan ha criticato le nazioni occidentali per il loro sostegno incondizionato al governo di Benjamin Netanyahu e ha affermato che la Turchia diventerà un esempio per gli altri Paesi della regione.

Quanto vale lo scambio commerciale tra Israele e Turchia

Erdogan si aspetta che i Paesi occidentali critichino la mossa, ma insiste sul fatto che il suo obiettivo è quello di ottenere un cessate il fuoco a Gaza e consentire l'ingresso di sufficienti aiuti umanitari. Il leader turco ha invitato alla calma nella regione e ha dichiarato che la Turchia non cerca ostilità o conflitti con nessun Paese vicino.

La sospensione degli scambi riguarda una relazione commerciale che rappresenta un volume di 9,5 miliardi di dollari tra Turchia e Israele.

Blinken: "Hamas è l'unico ostacolo al cessate il fuoco"

Proseguono, intanto, i tentativi per trovare un accordo sul cessate il fuoco. Una delegazione è partita dal Qatar ed è diretta al Cairo in Egitto per discutere della proposta ancora in stallo tra Hamas e Israele. Da un intervento in Arizona, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha detto che "l'unica cosa che si frappone tra la popolazione di Gaza e il cessate il fuoco è Hamas” e che un accordo con Israele dovrebbe essere un "un rompicapo" per il gruppo. Blinken ha aggiunto che i negoziati con Hamas sono complicati dal fatto che i “decisori ultimi” sono i membri del gruppo presenti a Gaza, con i quali i mediatori non hanno contatti diretti.

Sette mesi di guerra hanno un prezzo da pagare

Nel frattempo, l'offensiva israeliana a Gaza ha lasciato un bilancio devastante: almeno 34.622 palestinesi sono stati uccisi, soprattutto donne e bambini, e 77.867 feriti dal 7 ottobre.

Anche le infrastrutture di Gaza hanno subito danni significativi e l'85% della popolazione è sfollata internamente a causa della carenza di cibo, acqua potabile e medicine.

Israele è accusato di genocidio dalla Corte internazionale di giustizia, che a gennaio ha emesso un ordine provvisorio per fermare gli atti di genocidio e garantire assistenza umanitaria ai civili di Gaza. Tuttavia, la violenza continua senza sosta e le forniture di aiuti rimangono insufficienti per affrontare la catastrofe umanitaria.

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