Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Italia, 32 casi di virus West Nile secondo l'Iss: altre 12 infezioni in provincia di Latina

L'Italia è alle prese con un focolaio del virus West Nile, in provincia di Latina (foto di archivio dell'Usda Agricultural Research Service)
L'Italia è alle prese con un focolaio del virus West Nile, in provincia di Latina (foto di archivio dell'Usda Agricultural Research Service) Diritti d'autore  Usda via AP Photo
Diritti d'autore Usda via AP Photo
Di Gabriele Barbati
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Il rapporto dell'Istituto superiore di Sanità ha confermato giovedì l'aumento di casi di infezione in Italia. Non preoccupa il numero, che è in linea con gli anni passati, ma la distribuzione geografica. Il 65% dei casi è in provincia di Latina

PUBBLICITÀ

L'Italia ha confermato in questo 2025 almeno 32 casi di infezioni da virus West Nile (o del Nilo occidentale), di cui la maggior parte nella provincia di Latina, a un centinaio di chilometri a sud di Roma.

Lo segnala il rapporto settimanale pubblicato giovedì dall'Istituto superiore di sanità (Iss) specificando che "l'andamento epidemiologico è in linea con quello degli anni precedenti", mentre la sua distribuzione geografica "appare invece abbastanza differente".

Gli altri casi di infezione, che porta febbre alta ed eruzioni cutanee, sono stati registrati in Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Campania. Tra i casi confermati vi sono stati finora due decessi, uno a Fondi e l'altro in provincia di Novara.

"Il virus West Nile ormai da diversi anni è endemico nel nostro paese", ha sottolineato Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss, "tutte le misure sono in campo, comprese quelle a protezione dei trapianti e delle trasfusioni".

"Ricordiamo che l'80% dei casi di infezione da West Nile è asintomatico e il rischio di conseguenze gravi è maggiore per le persone più fragili" ha detto Palamara.

La Regione Lazio ha confermato giovedì dodici nuovi casi di positività al virus, dopo le analisi effettuate dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive dell'ospedale Spallanzani di Roma.

I nuovi casi, che rientrano nel computo totale dei 21 presenti nel Lazio, sono stati registrati ad Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia.

Come spiega l'Iss sul suo sito, la febbre West Nile (West Nile Fever) è dovuta a un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile da cui prende il nome.

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo dal momento che non esiste contagio da persona a persona.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Virus del Nilo occidentale: crescente preoccupazione in Europa, 171 casi registrati in Italia

Chirurgia estetica per allungare gambe: allarme di un medico britannico sulla dolorosa procedura

Allarme aviaria in Spagna, 25 persone sotto osservazione